Esiste un cibo salutare universale?

“Il compito del filosofo è mettere dei punti interrogativi dove ci sono dei punti esclamativi”. E così è stato per noi, durante il laboratorio “Innovare le retoriche del cibo”: qualcuno dei nostri punti esclamativi è stato addolcito nelle (in)sinuose curve di un punto interrogativo.

Esiste un cibo salutare universale? Salutare secondo quali parametri? E chi stabilisce questi parametri?

Abbiamo imparato ad individuare i concetti controversi e quelli difettosi che si annidano dietro le retoriche del cibo e abbiamo compreso che ogni parola si porta dietro un significato che è il risultato (costantemente in divenire) di un lavoro di ingegneria concettuale, di processi di co-creazione di senso dati dalla stratificazione di più segmenti sociali, culturali, ambientali, scientifici, popolari, etici, affettivi.